Devi utilizzare il BIM per un progetto della tua azienda?

Hai bisogno della consulenza di uno Studio con grande esperienza, formato da un team di ingegneri che conosce ogni singolo aspetto della tecnologia BIM?

Studio Masiello Strutture ti offre Consulenza BIM, un approccio “tailor-made” in grado di fornire supporto sia ad aziende costruttrici che a studi professionali.

Per il tuo progetto in ambiente BIM, per la crescita del tuo business affidati a Consulenza BIM di Studio Masiello Strutture!

Perché con Consulenza BIM ottimizzi e gestisci senza pensieri il tuo progetto in ambiente BIM, avendo il controllo totale sul modello in ogni momento, ed evitando quindi inutili perdite di tempo.

Perché con la nostra Consulenza BIM puoi partecipare a un ampio ventaglio di gare pubbliche e sai bene cosa questo significhi per la tua azienda in termini di fatturato e di crescita.

Perché, rispetto alla maggior parte dei nostri concorrenti, offriamo in più la capacità di personalizzare e adattare strumenti per il Project Management in generale, e in particolar modo per quanto riguarda la parte strutturale.

Perché abbiamo all’attivo oltre 40 progetti esecutivi di strutture di opere pubbliche in ambiente BIM; negli anni abbiamo aumentato esponenzialmente l’esperienza e la capacità di plasmare il project e BIM management su tutti i sistemi costruttivi.

I nostri Servizi

La nostra Consulenza BIM ti offre un supporto approfondito per ogni disciplina:

• BIM Strutturale
• BIM Architettonico
• BIM Impianti

Attraverso il BIM creiamo dei veri e propri database dell’opera, utilizzando una rappresentazione tridimensionale, facilmente implementabile e interrogabile per tutta la vita della stessa, dalla progettazione alla costruzione.

Il risultato è un modello BIM ad alto contenuto informativo che vuole fare a meno degli elaborati grafici e risultare unico elemento di trasmissione informazioni con l’impresa esecutrice.

All’interno dello studio utilizziamo Revit: pur non essendo un software incentrato sulle strutture, permette un più facile dialogo con progettisti architettonici e impiantisti; inoltre, la facilità di programmazione e implementazione delle famiglie ha reso possibile una personalizzazione pressoché completa in termini di famiglie e plugin.

Realizziamo modelli di calcolo agli elementi finiti con Straus7, ed effettuiamo le verifiche strutturali tramite delle Macro di Excel. Attraverso il linguaggio di programmazione VBA riusciamo a compiere analisi e verifiche customizzate su Excel, implementando procedure di calcolo che si adattino al meglio alle nostre esigenze.

Tramite flussi dati bidirezionali, in Revit vengono popolati una serie di parametri provenienti dalle tabelle Excel, quali numero e diametro delle armature o tipologia di collegamento, presentando un asset informativo dettagliato con tutte le informazioni necessarie alla realizzazione.

È stato inoltre creato un database di famiglie di Revit con rappresentazione tridimensionale fedele e legenda bidimensionale per tutti gli elementi che utilizziamo correntemente.

Il flusso di lavoro consente di automatizzare calcolo e passaggio di dati dal modello FEM (e quindi le verifiche strutturali) al modello BIM (e quindi agli elaborati di progetto).

I vantaggi? Vengono eliminati gli errori nel trascrivere le molteplici informazioni richieste nel progetto esecutivo ed è possibile modellare a livello tridimensionale dettagli che spesso rimangono tipologici ma che possono portare a problematiche in cantiere.

Inoltre, la velocità di calcolo e di passaggio dati consente una sensibile riduzione dei tempi di progettazione, computo e verifica degli elaborati.

La procedura che proponiamo costituisce un processo completo, testato e validato su progetti esecutivi già realizzati, e può essere utilizzata per qualsiasi progetto.

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Chi Siamo

Ciao! Sono Gerardo Masiello, fondatore e direttore tecnico di Studio Masiello Strutture.

Ci occupiamo di strutture a 360 gradi, realizzando progetti di edifici nuovi, esistenti e di infrastrutture.

Mi sono laureato all’Università di Pisa nel 1998 in Ingegneria delle Strutture e ho iniziato l’attività di libero professionista nel campo delle strutture esistenti mosso dal desiderio di contribuire, con le competenze acquisite, a preservare, migliorare e rinnovare il nostro patrimonio edilizio.

Nel 2005 ho intrapreso l’attività di ricerca con l’Università di Pisa grazie alla quale, nel 2010, è nata la collaborazione con l’Ing. Francesco del Viva, attuale socio dello Studio.

Insieme abbiamo cominciato a utilizzare cad parametrici complessi, che ci hanno aperto le porte alla tecnologia BIM.

Ha inizio così l’attività di programmazione di procedure automatiche di calcolo e verifica che poi sono state affinate per l’applicazione al trasferimento delle informazioni fra i codici di calcolo utilizzati e l’ambiente di disegno BIM.

Oggi, un team di giovani ingegneri opera all’interno dello studio, affrontando tutti gli aspetti della progettazione. La specializzazione acquisita dai singoli professionisti in ambiti progettuali differenti consente un approccio ottimale e “tailor-made” a ogni commessa.

Incontra il BIM Team

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FAQ

Le domande frequenti dei nostri clienti

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Leggi le nostre risposte per saperne di più sul BIM, sulle normative di riferimento
e su tutti gli aspetti connessi a questo ambiente di disegno.

Il BIM è rivolto a tutti i soggetti che operano nel mondo delle costruzioni: progettisti (architetti, strutturisti, impiantisti, esperti antincendio e di sicurezza, ecc), stazioni appaltanti (comuni, province, enti), imprese di costruzioni; ognuno di questi soggetti utilizza diverse sfaccettature del BIM per raggiungere i propri obiettivi.

Il D.M. 560/2017 ha introdotto l’obbligatorietà del BIM per gli appalti pubblici, con degli scaglioni progressivi negli anni in funzione dell’importo dei lavori: dal 1° Gennaio 2025 sarà obbligatorio per tutti gli appalti pubblici con importo pari o superiore a 1 milione di euro.

Un modello BIM viene realizzato tramite software proprietari: i principali sono Revit, Archicad, Allplan, Edificius, Tekla.

Esiste un formato aperto non proprietario, l’ifc, basato su sintassi di dominio pubblico e non appartenente ad una specifica casa software; questo file è letto dai software BIM e può essere utilizzato, ad esempio, per importare in un progetto architettonico sviluppato con Revit il progetto delle strutture creato con Tekla. Svolge il ruolo che il formato PDF ha per i documenti di testo.

Il LOD (level-of-development) è livello di sviluppo degli oggetti digitali che compongono i modelli (LOD), definisce quantità e qualità del loro contenuto informativo ed è funzionale al raggiungimento degli obiettivi delle fasi (e stadi) del processo e degli usi ed obiettivi del modello cui si riferiscono.

Si può distinguere il LOG (level-of-geometry), che definisce il modello tridimensionale, e il LOI (level-of-information), che definisce il contenuto informativo del modello (tutto ciò che non è rappresentabile, come programma di manutenzione, certificati dei materiali, incidenza di armatura, etc).

A seconda del progetto e dello scopo del modello BIM, è possibile scegliere LOD, LOG e LOI differenti, un po’ come la scala di rappresentazione nella progettazione tradizionale e le varie fasi: Progetto Preliminare, Definitivo ed Esecutivo.

Lo studio di progettazione ha la possibilità di gestire un progetto a livello tridimensionale, controllare la rispondenza con le altre discipline, ottenere elaborati grafici e computi metrici quale “fotografia” di un unico modello tridimensionale.

In un modello BIM, ogni modifica a un elemento della costruzione viene aggiornata in tempo reale, poiché le viste si limitano ad “osservare” il modello e a restituirlo graficamente o sotto forma di tabella. Questo si traduce in una maggiore velocità nella creazione degli elaborati e una coordinazione totale che viene eseguita automaticamente dal software.

La clash detection rileva interferenze tra elementi in modelli della stessa disciplina o discipline differenti: elementi di modelli separati che occupano lo stesso spazio fisico, come per esempio una canalina che attraversa una trave; in tale caso si parla di hard clash; elementi con parametri incompatibili, come per esempio due elementi troppo vicini tra di loro per il montaggio o la manutenzione; in questo caso ci troviamo di fronte a soft clash o clearance clash; elementi temporalmente non ammissibili, come per esempio un elemento molto voluminoso (che non passa attraverso la porta) da posare prima della realizzazione dei muri e del vuoto. In questo caso si parla di 4D/workflow clash.

Trovare queste incongruenze è importante per ridurre i costi diretti e indiretti di un’errata progettazione.

Certamente. Alcune software house hanno sviluppato sia software BIM sia software FEM che sono già interoperabili e per alcuni versi anche bidirezionali. Studio Masiello ha sviluppato dei plugin che permettono, tramite Excel, il caricamento delle informazioni provenienti da un software FEM generico a un software BIM (Revit).

Non esistono svantaggi per i committenti, il cui unico rischio è avere un oggetto altamente informatizzato (il modello tridimensionale) senza avere le competenze per leggerlo efficientemente; lo stesso vale per le imprese di costruzioni.

I principali svantaggi per i progettisti sorgono nei primi tempi, dovuti essenzialmente al differente approccio rispetto alla progettazione tradizionale 2D, per quanto riguarda efficacia della rappresentazione e tempo di presentazione; una volta acquisita la padronanza della metodologia, gli svantaggi sono pressoché esauriti.

La risposta non è univoca e dipende da molti fattori: il grado di competenza nell’uso del software da parte del disegnatore; la quantità di informazioni che si vogliono rappresentare; la qualità del prodotto che si vuole ottenere.

In maniera molto generale, si può dire che un progetto di una nuova costruzione di un edificio, da coordinare con altre discipline, è conveniente svilupparla in BIM; al contrario, progetti semplici quali una cerchiatura oppure la sostituzione di una porzione di solaio in un edificio esistente, possono essere condotti in maniera più rapida con un CAD 2D.

1. D.Lgs. 50/2016 Codice degli appalti, art.23: Introduzione del BIM nell’ambito del codice dei contratti pubblici.

2. D.M. 560/2017 “Decreto BIM” attuativo dell’art.23 del D.Lgs 50/2016 e definisce:

• Modalità di inserimento di tali metodi e strumenti;
• Tempi di progressiva introduzione dell’obbligatorietà;
• Tipologia di opere da affidare;
• Individuazione delle strategie di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche e del settore delle costruzioni
• Adempimenti preliminari per le stazioni appaltanti.

3. UNI 11337: Edilizia e opere di ingegneria civile – gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni Linee guida Italiane.

4. PAS 1192 Linee guida inglesi.

Con il BIM si possono realizzare modelli che vanno dal concettuale al costruttivo e as-built; l’utilizzo più frequente è quello riservato alla progettazione definitiva ed esecutiva. Si rimanda alla domanda sui LOD per maggiore chiarezza.

L’impresa può avere sotto mano un modello interrogabile, dal quale può estrarre in tempo reale le quantità (metri cubi di calcestruzzo, chilogrammi di carpenteria metallica, metri quadrati di contropareti in cartongesso) e sviluppare i disegni costruttivi per la produzione e il montaggio.

Un modello BIM ben parametrizzato e informatizzato consente di avere a disposizione un database con tutte le informazioni importanti per la gestione del patrimonio immobiliare: lavori effettuati, importo lavori, scadenza manutenzione impianti, certificazioni degli infissi, contratti di locazione, etc.

Certamente, anche se la tendenza, col tempo, è quella di sviluppare un nuovo stile di rappresentazione sfruttando l’enorme potenziale messo a disposizione dai software BIM.

Studio Masiello ha scelto nel 2015 di passare alla progettazione e gestione dei progetti in BIM; i vantaggi sono molteplici: una più semplice interfaccia con le altre discipline progettuali (architetti, impiantisti); un controllo costante del progetto; la produzione e di elaborati grafici chiari e la semplicità dell’aggiornamento; la veloce computazione delle quantità; l’interscambio con i software FEM.

Certamente, anzi le variabili di rappresentazione sono molto superiori rispetto al CAD 2D. Alcuni esempi di tavole esecutive si trovano qui.

Guarda il nostro video di approfondimento

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Ricapitolando

Siamo la soluzione che cerchi se vuoi:

  • Cogliere le opportunità che il BIM ti offre per quanto riguarda i requisiti di partecipazione a gare pubbliche.

  • Gestire in modo ottimale il tuo progetto con tecnologia BIM, anche se non conosci perfettamente ogni dettaglio di questa procedura rappresentativa.

  • Affidarti a uno studio specializzato con oltre 40 progetti esecutivi in ambiente BIM alle spalle.

Non siamo adatti a te se vuoi:

  • Rischiare di non rispettare le norme in materia di BIM.

  • Fare tutto in autonomia, rischiando errori e perdite di tempo.

  • Precluderti la possibilità di partecipare a gare pubbliche, favorendo la concorrenza.

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